Centeno, un piccolo borgo immerso nella tranquillità della campagna laziale, deve il suo nome alla distanza da Roma, trovandosi esattamente al centesimo miglio dell'antica via Francigena. Questo luogo, situato a ridosso del confine con la Toscana, è stato per secoli un punto strategico. Fino al 1870, Centeno ospitava la dogana pontificia, fungendo da stazione di posta e da locanda per i viaggiatori che percorrevano la via Francigena. Un fatto curioso lega questo borgo a Galileo Galilei: sembra che il grande scienziato abbia soggiornato qui nel febbraio del 1625, durante il suo viaggio verso Roma per affrontare il giudizio del Santo Uffizio. Oggi, di quel passato vivace rimangono poche case e un edificio storico, forse l'antica dogana, ormai segnato dal tempo.
A pochi chilometri da Centeno, sorge Proceno, un borgo di origine antica, la cui tradizione lo lega alla fondazione da parte di Porsenna, il leggendario lucumone etrusco di Chiusi. In effetti, il territorio di Proceno ha restituito numerosi reperti che testimoniano l'antica presenza etrusca. Tuttavia, la storia documentata del borgo inizia intorno all'anno Mille, quando venne fondato un castrum per difendere gli abitanti dalle invasioni barbariche. Nei secoli successivi, Proceno fu conteso tra diverse potenze, tra cui la città di Orvieto, il Papato e gli Imperiali.
Il Castello di Proceno, costruito tra il XII e il XIII secolo, è il monumento più rappresentativo del borgo. Dominando l'intero centro abitato, il castello ha resistito a numerosi assedi e battaglie, testimoniando la lunga e turbolenta storia del luogo. Poco distante dal castello, nella piazza centrale, si erge il maestoso Palazzo Sforza, fatto costruire dal cardinale Guido Ascanio Sforza poco dopo il 1550. La sua imponente facciata in bugnato di pietra dura, arricchita da un elegante balcone e grandi finestre in travertino, rappresenta uno dei migliori esempi di architettura rinascimentale nella zona.Il palazzo fu costruito quando Guido Ascanio, primogenito di Bosio II Sforza e Costanza Farnese, venne nominato Camerlengo di Santa Romana Chiesa e Governatore di Proceno, che dal 1417 era stato feudo della famiglia Sforza. All'interno, le stanze del palazzo sono ancora decorate con affreschi che testimoniano lo splendore di quel periodo.
Proceno, con le sue fortificazioni e il suo palazzo nobiliare, rappresenta una tappa imperdibile per chi è interessato alla storia medievale e rinascimentale, offrendo un viaggio nel tempo attraverso le sue strade e i suoi monumenti. Insieme a Centeno, costituisce un affascinante itinerario alla scoperta dei borghi storici al confine tra Lazio e Toscana, dove la storia e la natura si fondono in un paesaggio di rara bellezza.
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